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Un percorso per la natalità - Centro per la fertilità di coppia dell’Ospedale di Trecenta
Un percorso per la natalità - Centro per la fertilità di coppia dell’Ospedale di Trecenta
giovedì 10 Novembre 2022
La possibilità di applicare tecniche biomediche per aiutare la fertilità di coppia è patrimonio dell’Azienda Ulss 5 da molti anni: sin dal 1996, gli ambulatori ginecologici dell’ospedale di Badia Polesine, offrivano alle coppie le prime pratiche biomediche per la fertilità. Oggi, il Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita dell’Ospedale di Trecenta, afferente all’Unità Operativa Semplice di Ginecologia e Ostetricia, è un servizio di eccellenza che utilizza tecnologie avanzate, di diversi livelli, secondo le caratteristiche della coppia che vi si rivolge.
Dal 2019 al primo semestre 2022, i dati a disposizione, rispetto al centro PMA sono testimoni di una attività che non si è fermata nonostante la pandemia Covid – 19: 323 cicli effettuati nel 2019, 257 nel 2020, 296 nel 2021 e, infine, 160 cicli nei primi mesi del 2022. Nello stesso periodo, sono 100 le gravidanze frutto dei percorsi di coppia condotti nel centro. L’accoglienza delle coppie, che si avvicinano all’equipe della PMA per realizzare il più grande e delicato dei sogni, un figlio, è personalizzata e il percorso viene attuato attraverso un’ottica multidisciplinare.
Infatti, l’equipe del Centro, composta da tre medici ginecologi, un’ostetrica, tre infermieri e due biologi prende in carico le coppie che si rivolgono loro per la risoluzione di problematiche legate all’infertilità, coinvolgendo, quando necessario, altre professionalità, come l’urologo, il nutrizionista, lo psicologo.
“Il primo colloquio è fondamentale, così come è necessario un piano diagnostico che ci permette di inquadrare precisamente le esigenze della coppia, dal punto di vista diagnostico e terapeutico - spiega Alessandra Tomasi, ginecologa e androloga del centro - la prima tappa del viaggio passa da qui, attraverso il dialogo con la coppia che incontra effettive difficoltà a concepire”.
“Le scelte a disposizione sono molteplici, con tecniche di primo e secondo livello. Primo livello per casi che sono di infertilità lieve, e che vengono così indirizzati a un percorso di supporto costante, che usa metodologie non invasive – spiega il Direttore Sanitario dell’Azienda Ulss 5 dottor Alberto Rigo - Il secondo livello, invece, è destinato a coppie che presentano un quadro di infertilità più severa. Il centro si avvale di consulenze specialistiche per affinare la diagnosi e le necessità con un approccio multidisciplinare”. In questi mesi - con un impegno di spesa pari a 504.000 mila euro - il Centro dedicato alla procreazione medicalmente assistita è interessato da un progetto di ristrutturazione, che prevede la razionalizzazione dei percorsi, l’adeguamento degli spazi, l’integrazione degli impianti elettrici, termomeccanici e infine l’ammodernamento della dotazione impiantistica necessaria alla particolare attività.
“Questo intervento per ampliare e ammodernare spazi, comfort e tecnologie valorizzerà l’attività del Centro di Procrezione Medicalmente Assistita, che coniuga, alla modernità delle pratiche diagnostiche e di intervento, una squisita e ricca capacità di accogliere la coppia, informandola e supportandola. Il rinnovamento di luoghi e mezzi si innesta sull’ ottima reputazione dei professionisti, la cui attività è divenuta un punto di riferimento interregionale” conclude il Direttore Generale dr.ssa Patrizia Simionato.
Ultimo aggiornamento:
10/11/2022