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Unità Operativa Semplice di Strutture residenziali, gestione dei percorsi riabilitativi e integrazione con le aree distrettuali

Responsabile: BUI VANDA CV
Le strutture residenziali rappresentano una fondamentale risorsa del DSM : sono strutture extra-ospedaliere  destinate ad utenti di esclusiva pertinenza psichiatrica che necessitano di interventi di carattere terapeutico-riabilitativo o di interventi di supporto socio-sanitario.Tali strutture possono inoltre fornire un supporto residenziale in presenza di situazioni familiari particolarmente problematiche.L’unità operativa ha la funzione di: coordinare le procedure per l’inserimento degli utenti nelle strutture residenziali; valutare la congruenza dei progetti residenziali ( percorso terapeutico-riabilitativo, obbiettivi dell’inserimento ) e della coerenza tra il progetto proposto e l’offerta della struttura scelta; monitorare gli inserimenti e le dimissioni; monitorare il rispetto delle tempistiche di permanenza nelle strutture; monitorare l’applicazione e la tempistica di somministrazione  degli strumenti di valutazione previsti dal DGR 1673/2018. Il tutto mantenendo costanti rapporti con il territorio ( CSM inviante ) e con i coordinatori delle singole strutture.

Punti di erogazione del servizio

Sede
Indirizzo: Via Riviera Miani, 66 Badia Polesine 45021
Telefono: 0425598594
Responsabile: dott.ssa Maria Maddalena Martucci

Struttura per trattamenti terapeutico-riabilitativo a carattere INTENSIVO per pazienti con gravi compromissioni del funzionamento personale e sociale per i quali si ritengono efficaci interventi ad alta intensità riabilitativa, in condizioni psicopatologiche che portano a frequenti ricoverie/o necesitano di ulteriore stabilizzazione anche dopo un periodo di ricovero in SPDC.
Questa struttura é sorta nel 1997 come risposta alla chiusura dell’Ospedale Psichiatrico “ Le Granzette “ di Rovigo.
E’ un modulo ad alta intensità assistenziale ( tipo A ) con una copertura infermieristica nelle 24 ore.
E’ dotata di 12 posti letto.
Sede
Indirizzo: Via Di Mezzo, 315 Castelnovo Bariano 45030
Telefono: 042582511
Fax: 0425 82511
Responsabile: dott.ssa Vanda Bui

Struttura che accoglie pazienti con compromissione del funzionamento personale e sociale grave o di gravità moderata, ma persistente ed invalidante  per i quali si ritengono efficaci trattamenti terapeutico-riabilitativi da attuare in programmi a media intensità assistenziale in condizioni psicopatologiche relativamente stabilizzate.
La struttura é sorta nel 2010.
E’ un modulo ad intensità assistenziale intermedia ( tipo B ) con una copertura infermieristica di 18 ore al giorno.
E’ dotata di 15 posti letto
Accoglie utenti giovani che necessitano di trattamento terapeutico-riabilitativo integrato.
Sede
Indirizzo: Via Riviera Miani, 66 Badia Polesine 45021
Telefono: 0425598220
Responsabile: Dott. Antonello Grossi

Struttura per pazienti clinicamente stabilizzati con prevalenti bisogni nell’area del supporto e della riabilitazione di mantenimento, portatori di compromissione di tipo persistente nella cura di sè, e del proprio ambiente, nella gestione economica e nelle abilità sociali.
La struttura é sorta nel 1980, ha avuto sede in via San Rocco fino al 1998 quando é stata trasferita nell’attuale sede presso l’ex ospedale
E’ un modulo a media intensità assistenziale con presenza degli operatori nelle 24 ore
La dotazione complessiva é di 20 posti letto ed accoglie utenti di media età.
Sede
Indirizzo: via Manzoni Taglio di Po 45019
Responsabile: dott.ssa Giulia Bressan

Struttura con caratteristiche simili a quelle della Comunità Alloggio di Badia polesine.
E’ un  modulo a media intensità assistenziale con presenza degli operatori nelle 24 ore.
Ha in dotazione n. 8 posti letto.
Sede
Indirizzo: via Cimitero, 67 Arquà Polesine 45031
Telefono: 042591136
Responsabile: dott. Antonello Grossi

Struttura prevalentemente, ma non esclusivamente , per pazienti con pregressa esperienza di residenzialità protetta conclusasi positivamente, clinicamente stabilizzati, con un buon livello di autonomia e con prevalenti bisogni di supporto e riabilitazione di mantenimento.
La struttura  é sorta nel 1998.
E’ un modulo a medio livello assistenziale con presenza degli operatori nelle 12 ore diurne.
Ha in dotazione n. 6 posti letto
Sede
Responsabile: dott.ssa Vanda Bui

E’ costituito da 5 unità abitative da due posti ciascuna.
E’ sorto nel 2014 ed ospita pazienti che hanno effettuato un percorso terapeutico-riabilitativo in altre strutture residenziali a maggior livello assistenziale

GRUPPI APPARTAMENTO PROTETTI GAP
Strutture che accolgono persone con problematiche psichiatriche in situazioni di disagio sociale ed abitativo all’interno di un appartamento o di una casa.
L’utenza é rappresentata da persone adulte con problematiche psichiatriche, che eventualmente hanno già compiuto un percorso terapeutico-riabilitativo in strutture residenziali a maggior livello di protezione, che abbiano raggiunto un buon livello di autosufficienza, in grado di assolvere da soli o con un minimo sostegno, le funzioni di vita quotidiana e con una buona compliance farmacologica.
Il GAP é una forma di residenzialità che pone attenzione al “piccolo nucleo” (convivenza tra poche persone-fino ad un massimo di 4-in contrapposizione ai grandi numeri di ospiti delle Comunità Protette ) all’interno del quale, oltre ad essere rinforzate autonomia ed autodeterminazione del singolo, viene promosso lo sviluppo di una forma di “gruppalità” organizzata che favorisce lo scambio, la cooperazione, il mutuo-aiuto fra gli ospiti a vantaggio degli stessi.
Il personale di assistenza é presente solo per alcune ore nell’arco della giornata.
Sede
Indirizzo: via Galilei e via Oroboni Rovigo 45100
Responsabile: dott. Antonello Grossi

Le suddette strutture ospitano 4 utenti ciascuna.

GRUPPI APPARTAMENTO PROTETTI GAP
Strutture che accolgono persone con problematiche psichiatriche in situazioni di disagio sociale ed abitativo all’interno di un appartamento o di una casa.
L’utenza é rappresentata da persone adulte con problematiche psichiatriche, che eventualmente hanno già compiuto un percorso terapeutico-riabilitativo in strutture residenziali a maggior livello di protezione, che abbiano raggiunto un buon livello di autosufficienza, in grado di assolvere da soli o con un minimo sostegno, le funzioni di vita quotidiana e con una buona compliance farmacologica.
Il GAP é una forma di residenzialità che pone attenzione al “piccolo nucleo” (convivenza tra poche persone-fino ad un massimo di 4-in contrapposizione ai grandi numeri di ospiti delle Comunità Protette ) all’interno del quale, oltre ad essere rinforzate autonomia ed autodeterminazione del singolo, viene promosso lo sviluppo di una forma di “gruppalità” organizzata che favorisce lo scambio, la cooperazione, il mutuo-aiuto fra gli ospiti a vantaggio degli stessi.
Il personale di assistenza é presente solo per alcune ore nell’arco della giornata.
Sede
Responsabile: dott.ssa Giulia Bressan

La struttura é dotata di n. 4 posti letto

GRUPPI APPARTAMENTO PROTETTI GAP
Strutture che accolgono persone con problematiche psichiatriche in situazioni di disagio sociale ed abitativo all’interno di un appartamento o di una casa.
L’utenza é rappresentata da persone adulte con problematiche psichiatriche, che eventualmente hanno già compiuto un percorso terapeutico-riabilitativo in strutture residenziali a maggior livello di protezione, che abbiano raggiunto un buon livello di autosufficienza, in grado di assolvere da soli o con un minimo sostegno, le funzioni di vita quotidiana e con una buona compliance farmacologica.
Il GAP é una forma di residenzialità che pone attenzione al “piccolo nucleo” (convivenza tra poche persone-fino ad un massimo di 4-in contrapposizione ai grandi numeri di ospiti delle Comunità Protette ) all’interno del quale, oltre ad essere rinforzate autonomia ed autodeterminazione del singolo, viene promosso lo sviluppo di una forma di “gruppalità” organizzata che favorisce lo scambio, la cooperazione, il mutuo-aiuto fra gli ospiti a vantaggio degli stessi.
Il personale di assistenza é presente solo per alcune ore nell’arco della giornata.

Informazioni servizio

L’accesso alle strutture residenziali, consentito  ai soli utenti in carico al DSM, é richiesto dall’équipe territoriale ( CSM ) e concordato con la U.O.sulla base di una valutazione congiunta che tenga conto dei bisogni complessi e delle difficoltà di funzionamento personale e sociale dell’individuo.L’obbiettivo é quello di individuare la risposta più appropriata e quindi la tipologia di struttura residenziale più adeguata a rispondere ai bisogni dell’utente sulla base della correlazione fra due livelli di intervento: quello terapeutico-riabilitativo richiesto ( INTENSITA’ RIABILITATIVA ) e quello socio-assistenziale ( INTENSITA’ASSISTENZIALE ).
Le strutture residenziali si differenziano in base all’intensità dell’assistenza sanitaria ( 24 ore, 12 ore, per fasce orarie ), al numero di ospiti ed alla finalità ( riabilitazione, mantenimento delle abilità residue ). La permanenza nelle strutture può essere programmata per periodi brevi ( ad es in alternativa al ricovero in SPDC ), medi o lunghi in rapporto alla situazione psicopatologica della persona ed alle situazioni sociali e relazionali concomitanti.
L’accesso alle strutture residenziali avviene dopo la predisposizione di un PTP concordato fra Struttura Responsabile di UOS e DSM.
Lo Psichiatra referente che ritiene opportuno l’inserimento del suo assistito in struttura invia una relazione o scheda di ingresso concordato al Responsabile di UOS nella quale fornisce informazioni cliniche relative al paziente e l’obbiettivo dell’eventuale inserimento ( PTI ).
La proposta viene valutata all’interno di un’équipe (costituita da responsabile di UOS, Direttore di DPT e Ass. sociale coordinatrice ed eventualmente lo stesso Psichiatra di riferimento o il responsabile del CSM ) all’interno della quale viene identificata la struttura più idonea ai bisogni dell’utente in base alle richieste espresse nel PTI.
In un secondo momento viene proposto il progetto di inserimento all’utente ed ai familiari ove presenti con possibilità di visitare la struttura proposta, nel rispetto della privacy degli altri ospiti e con loro consenso nel caso dei GAP.
La formalizzazione dell’inserimento avviene tramite convocazione di UVMD ( nei casi previsti: C. Alloggio e GAP ) e compilazione della modulistica preposta:
  • proposta di inserimento dell’ospite a firma dello psichiatra referente;
  • richiesta di inserimento a firma dell’ospite o dei familiari o dell’AdS;
  • impegno di spesa.
Al momento dell’inserimento in struttura viene steso un PTP con il programma di intervento e la definizione delle modalità attuative del progetto condiviso con paziente e familiari.
Durante la permanenza dell’ospite in struttura vengono mantenuti regolari rapporti con familiari e psichiatra referente.
L’attuazione del progetto é sottoposta a periodiche  verifiche tra équipe della struttura ospitante ed équipe inviante con eventuale rimodulazione del progetto.
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