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Assistenza domiciliare integrata dell’azienda Ulss 5: cambio di sede per una migliore accessibilità

giovedì 03 Dicembre 2020

Dal 25 novembre 2020, per migliorare l' accessibilità degli utenti e degli operatori. il servizio ADI di Rovigo è stato trasferito al piano terra – corpo F – della Cittadella Socio-Sanitaria nei locali della ex Farmacia Territoriale. L' accesso è dal parcheggio antistante il Blocco B.

Rimangono invariati gli orari della Centrale Operativa ADI, come di seguito indicato. 

Accesso al pubblico:

Dal Lunedì al Venerdì                    dalle ore 10.00 alle ore 11.30
Il Lunedì e il Mercoledì                 dalle ore 14.30 alle ore 17.00

Contatto Telefonico (Call Center)

Dal Lunedì al Venerdì - dalle ore 11.30 alle ore 13.30
N° telefonico 0425/393700
FAX 0425/393777
email adi.ro@aulss5.veneto.it

L' assistenza domiciliare integrata (ADI) dell' Azienda ULSS 5 Polesana, con le equipe infermieristiche e gli operatori socio-sanitari copre capillarmente tutto il territorio polesano.

Nell' anno 2020 (1/1/2020 – 18/11/2020) sono stati assistiti su tutto il territorio N° 8.535 pazienti nei diversi profili assistenziali.

Anche in questo difficile periodo di epidemia il servizio ADI, in integrazione con le USCA (Unità speciali di Continuità Assistenziale), i Medici di famiglia, i Pediatri, l' ospedale di Comunità e la Centrale Operativa Territoriale contribuisce fortemente alla continuità delle cure e alla presa in carico sanitaria.

L' assistenza è rivolta a tutte le classi di età della popolazione polesana.

Gli assistiti presi in carico possono essere affetti da temporanea disabilità o patologia acuta, malattia cronica, malattia rara, necessità di cura palliativa in un crescendo di attività di presa in carico sanitaria integrata che nel tempo è diventato sempre più complesso e specialistico.

“Il sostegno sanitario offerto non è soltanto cura delle infermità preesistenti o delle nuove disabilità e patologie, ma è anche supporto allo status emotivo debilitante conseguente alla patologia, alla situazioni di abbandono, di  lontananza geografica o fisica dai propri affetti e all' impossibilita' a esprimere le proprie necessità – spiega il Direttore generale dottor Antonio Compostella - Non irrilevante è anche il supporto al familiare che è chiamato nell' assistenza domiciliare ad agire in prima persona per le esigenze psico-fisiche del familiare malato o infortunato con il carico di fatica fisica ed emotiva che questo comporta. L' operatore sanitario che presta la propria attività al domicilio diviene pertanto caposaldo e supporto ai bisogni della parte più fragile della popolazione e avamposto sanitario, e in parte sociale, con la funzione di ascolto, presa d' atto delle necessità e assunzione condivisa delle decisioni conseguenti e informazione specifica legata alla gestione della quotidianità che assume particolare importanza in questo momento contingente di restrizione della libertà di movimento in un giornaliero incontro con la fragilità umana sanitaria e non solo.

Ultimo aggiornamento: 13/04/2021