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Protocollo di rete per il contrasto alla violenza contro le donne nel territorio dell’Azienda ULSS 5 Polesana
Protocollo di rete per il contrasto alla violenza contro le donne nel territorio dell’Azienda ULSS 5 Polesana
mercoledì 15 Dicembre 2021
Ieri, martedì 14 dicembre 2021, è stato firmato dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss 5 Patrizia Simionato, dal Prefetto di Rovigo Clemente di Nuzzo, da Sabrina Duò, f.f Procuratore della Repubblica, da Luca Prando, Presidente Conferenza dei Sindaci, dal Sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo, e Roberto Natale, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Padova e Rovigo, il Protocollo di Rete per il contrasto alla violenza contro le donne.
Hanno firmato il documento anche Francesco Noce, Presidente Ordine dei Medici della Provincia di Rovigo, Enrico Ubertone, Presidente Ordine degli Avvocati di Rovigo, Loredana Rosato, Consigliera di Parità della Provincia di Rovigo, Beatrice Girotto, Presidente della Cooperativa Sociale Peter Pan.
Alla luce di drammatici fatti di cronaca, che hanno toccato anche la Provincia di Rovigo per drammaticità e dolore, il gruppo di lavoro ha lavorato alla costituzione di una rete territoriale antiviolenza tra istituzioni, enti locali, strutture di sostegno alle donne vittime di violenza, enti profit e no profit e terzo settore, per promuovere strategie operative per la realizzazione di interventi contro la violenza nei confronti delle donne, con o senza figli/e minori.
L’ambito della rete territoriale, nella nostra realtà locale, coincide con il territorio dell'Azienda Ulss 5 Polesana: emerge come il protocollo faccia convergere verso un unico obiettivo tutte le forze attive e presenti, individuando come capofila l’Azienda Sanitaria: tra gli obiettivi l’istituzione di un tavolo di coordinamento.
Il tavolo si riunirà periodicamente per il rafforzamento delle sinergie, la definizione delle modalità di collaborazione, il monitoraggio delle azioni, la risoluzione di eventuali criticità, promuovendo inoltre la conoscenza dei servizi e interventi già esistenti in Provincia.
Tra le linee guida del documento vi è la volontà di condividere procedure di accoglienza e presa in carico delle vittime, sviluppando strategie operative di intervento e azioni integrate a tutela della sicurezza e della protezione.
“La Regione Veneto, ha previsto, grazie a percorsi giuridici dedicati, azioni volte alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali delle donne vittime di violenza, nonché attività mirate al contrasto di tale fenomeno - spiega il Direttore Generale dell’Ulss 5 Patrizia Simionato - e questo protocollo segna una forte presa di impegno per tutti gli enti, le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni che abbiano tra i loro scopi prioritari la lotta e la prevenzione alla violenza contro le donne e i minori, favorendo l’attività dei centri antiviolenza e case rifugio per le vittime di violenza e i loro figli”.
Il Prefetto Di Nuzzo ha sottolineato l’importanza della rete per contrastare il fenomeno della violenza di genere: “Fare rete per sviluppare sinergia e linguaggio comune tra servizi sociali, centri antiviolenza, associazioni di settore e Forze dell’Ordine, per sviluppare un atteggiamento culturale che rifiuti ogni minimizzazione o larvata giustificazione di atti di prevaricazione o di violenza. Fare rete, inoltre, per creare intorno alla vittima di violenza un ambiente di comprensione e di ascolto dal quale scaturisca un percorso di consapevolezza, di recupero della dimensione di persona e dell’autostima e di riappropriazione della propria indipendenza”.
“Non va, inoltre, dimenticato – ha aggiunto il Prefetto – che i minori che vivono con donne vittime di violenza subiscono danni psicologici derivanti dal clima di odio e di tensione. Tutelare la donna significa anche tutelare i propri figli”.
“Va in particolare sottolineato l’impegno degli Enti Locali, della ULSS5 e dei centri antiviolenza nel mettere a disposizione della donna, e dei figli minori, una rete di protezione che comprenda anche un percorso di fuga adeguato, costituito da sistemazioni in strutture protette volte a far fronte al bisogno alloggiativo di emergenza”.
“Il lavoro degli attori della Rete – ha concluso il Prefetto – è anche finalizzato ad ulteriori risultati: elaborazione di elenchi aggiornati della rete di servizi territoriali; stipulazione di accordi per la copertura dei costi di presa in carico e accoglienza della donna vittima di violenza e per progetti di autonomia abitativa e lavorativa – anche mediante finanziamenti da parte dei Ministeri competenti, della Regione e della Conferenza dei Sindaci; attivazione di tutte le procedure previste nel protocollo per favorire un costante flusso informativo tra gli attori della Rete chiamati ad intervenire”.
Ultimo aggiornamento:
15/12/2021