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Sistema di monitoraggio delle attività assistenziali e della loro qualità - PNE (Legge n. 208/2015)

Piano nazionale esiti


ADEMPIMENTI COMMA 522 LEGGE 28 DICEMBRE 2015, N.208
Il Piano Nazionale Esiti

La misura e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate strategie fondamentali per promuovere la qualità e l’equità dell’assistenza sanitaria. Il Programma Nazionale Esiti (PNE) sviluppa, nel Servizio Sanitario Italiano, la valutazione di tali esiti, tenendo conto di differenti fattori che, se rilevati e modificati, possono migliorare l’efficacia dei trattamenti sanitari.
La fonte informativa è rappresentata dal Sistema Informativo Ospedaliero che raccoglie le informazioni di tutti i ricoveri ospedalieri registrati in tutte le strutture sanitarie italiane nel periodo sotto esame(anno 2014). In particolare sono stati usati i dati ricavati dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO) che, in taluni casi, sono state opportunamente anonimizzate, mentre in altri e precisamente per il calcolo dei volumi di attività, si è ritenuto opportuno conteggiare anche quelle di pazienti con identificativo anonimo, mancante o non valido.
Gli indicatori di valutazione degli esiti degli interventi sanitari sono, nella maggior parte dei casi, espressi come rapporti in cui il numeratore è rappresentato dal numero dei trattamenti/ interventi erogati o dal numero di pazienti che hanno sperimentato l’esito in studio (parte), e il denominatore dal gruppo di pazienti che riceve quel trattamento/ intervento o dalla popolazione a rischio (tutto). Questo valore viene indicato come “% GREZZA”.
Per una valutazione comparativa degli esiti è necessario però tenere conto anche, delle possibili disomogeneità esistenti all’interno delle popolazioni studiate, dovute a caratteristiche quali età, genere, gravità della patologia in studio, presenza di comorbidità croniche, etc…. che possono influenzare e modificare il risultato finale (%ADJ). Pertanto tali indicatori sono stati aggiustati attraverso l’utilizzo di metodi di risk adjustment che permettono di studiare le differenze tra strutture e/o aree territoriali al “netto “ del possibile effetto confondente.
La misura di associazione utilizzata è il Rischio Relativo (RR), calcolato come il rapporto tra due tassi/proporzioni, ed esprime l’eccesso o il difetto del rischio del gruppo posto al numeratore (% ADJ della Struttura di Legnago) rispetto a quello del gruppo posto al denominatore che è rappresentato dalla % ADJ nazionale.
Nell’ultima colonna è invece stato calcolata la probabilità (P) che il rischio osservato differisca da quello di riferimento solo per effetto del caso. Il valore di P è compreso tra 0 e 1. Un valore di p basso (prossimo a 0.05) indica che le differenze difficilmente dipendono dal caso ovvero si possono ritenere statisticamente significative, un valore di P prossimo all’unità indica invece che la divergenza tra i due valori non è significativa ovvero dipende dal caso.
Le misure di PNE sono strumenti di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico ed organizzativo finalizzati al miglioramento dell'efficacia e dell'equitá nel SSN. PNE non produce classifiche, graduatorie, giudizi
Il progetto “Network Regioni”
Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali è stato attivato nel 2008 con la collaborazione di quattro regioni: Toscana, Liguria, Piemonte ed Umbria. Nell'anno 2010 si sono aggiunte Valle d'Aosta, P.A. Trento, P.A. Bolzano e Marche, nel 2011 la regione Basilicata, nel 2012 la regione Veneto e nel 2014 le regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. 
Attualmente le Regioni che partecipano al network sono: Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Marche, P.A. Trento, P.A. Bolzano, Toscana, Umbria, Veneto e Friuli Venezia Giulia. 
Il Sistema di valutazione delle performance, progettato dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e adottato già dal 2004 dalla Regione Toscana, risponde all'obiettivo di fornire a ciascuna regione una modalità di misurazione, confronto e rappresentazione della performance delle aziende sanitarie tra regioni differenti.
Un processo di condivisione interregionale ha portato alla selezione di 130 indicatori, di cui 80 di valutazione e 50 di osservazione volti a descrivere e confrontare, tramite un processo di benchmarking, varie dimensioni della performance del sistema sanitario: lo stato di salute della popolazione, la capacità di perseguire le strategie regionali, la valutazione sanitaria, la valutazione dell'esperienza dei cittadini e dei dipendenti, ed infine la valutazione della dinamica economico-finanziaria e dell'efficienza operativa.
I risultati sono rappresentati tramite uno schema a bersaglio, che offre un immediato quadro di sintesi sulla performance ottenuta dalla regione/azienda sulle dimensioni del sistema ed in particolare sui punti di forza e di debolezza. Il confronto avviene sia a livello regionale che delle aziende territoriali, ospedaliere e ospedaliero-universitarie.
Dal 2008 viene predisposto un report annuale con i risultati delle Regioni sugli indicatori identificati. Nei primi due anni il report è stato utilizzato dalle Regioni aderenti al network con una diffusione interna al sistema per facilitare il processo di conoscenza e condivisione tra gli attori del sistema, ossia il management, i professionisti sanitari e i policy makers, facilitando la diffusione della cultura della valutazione. Dal 2010 il report viene reso pubblico, fruibile da tutti gli stakeholders, cittadini compresi. Le Regioni aderenti al network considerano un valore la trasparenza e l'accountability del proprio operato e rendono pubblici i propri risultati.

 

Sistema di valutazione delle performance dei sistemi Sanitari regionali - Progetto Bersaglio

Ultimo aggiornamento: 09/08/2023
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